martedì 27 ottobre 2015

Mani e labbra, carezze e baci

Ci sono parti in un ragazzo, in un uomo, del fisico, che mi colpiscono e devono piacermi.
Per esempio le mani: io amo le mani e non posso esimermi dal guardarle. E con questo non voglio certo dare ad intendere di avere una strana perversione che le riguardi, no! Non le considero da quel punto di vista.
Non saprei descrivere le mani che mi piacciono, le caratteristiche che devono avere... so solo che non mi piacciono certi tipi di unghie, la pelle avvizzita, dita corte e grassocce. Adoro le mani calde, non troppo callose, pelle abbastanza morbida, una mano grande, dal palmo largo, dita affusolate, e delicate. Questo perché mi piace essere toccata, accarezzata. Il tocco dev'essere soffice, leggero, ma al contempo forte. Voglio sentire tutta la dolcezza possibile tramite un gesto, protratto nel tempo, infinito.
Mi piace sentire come le dita mi scivolino lungo il viso, delineando i tratti. Una carezza, una mano posata sulla guancia. Un "patpat" sulla testa nei momenti di sconforto. Un pollice che scorra sotto l'occhio ad asciugare una lacrima, o un indice che a lato la raccolga. È così bello il contatto del proprio palmo contro quello di una persona a cui tieni, le dita intrecciate, il calore che passa da una pelle all'altra, odori che si mischiano, tracce lasciate come un marchio... purtroppo non indelebile. Sfuma presto; appena le mani si separano, appena le lavi tutto sparisce, come un colpo di spugna su una lavagna. Ma la sensazione, il piacere, quello rimane impresso nella memoria.
Parliamo poi delle labbra? Quelle devono essere ancora più delicate delle mani, devono avere il sapore del miele, la morbidezza e il tocco di una piuma. Di queste credo sia facile dire la caratteristica che apprezzo: carnose. Almeno questo evinco dalle mie esperienze passate. E calde.
Cosa c'è di più meraviglioso di un bacio? Forse solo un diluvio, una cascata di baci! Mi piacciono, tutti! Quelli teneri e impercettibili dati sul volto: sulla fronte in un momento di dolcezza, sugli occhi durante il pianto, sulle guance mentre ci si abbraccia. Anche quelli più "focosi" e appassionati dati sul collo o sulle labbra. Sono tutti belli, tutti ti danno qualcosa, ti passano un sentimento.
Poi adoro quando da un intreccio di mani si passa a baciare il palmo e un dito alla volta, fino a posare le labbra su tutte e cinque, nessuna falangetta lasciata in disparte. È dolcissimo! Quando lo vedo nei film, e soprattutto nei manga, dove si vedono questi momenti di dolcezza smisurata vignetta per vignetta, l'attimo colto così bene, i disegni bellissimi su cui posso rimanere fissa minuti, io mi sciolgo! Mi liquefaccio, a volte anche piango, come una scema.
La dolcezza mi tocca, nel profondo, arriva dritta nel cuore e mi colpisce. Di me non lascia niente, solo una pozza. Probabilmente vivo di questo e per questo. Ci sono momenti in cui abbraccerei tutti, perché ho bisogno di affetto e perché voglio darne. Altre volte, invece, vorrei solo scappare lontano da qualsiasi persona e rinchiudermi in una stanza, senza avere contatti.
Sono strana, ma priva di dolcezza, tenerezza e delicatezza non so se saprei vivere.

Nessun commento:

Posta un commento