lunedì 19 gennaio 2015

Mancanze

Ci sono persone che, quando se ne sono andate, ed intendo andate per sempre, che non puoi più raggiungere non importa i mezzi che usi e i social cui ti rivolgi (ormai!), ti mancano. Non sono parenti, partner, magari neanche definibili amiche, ma ti mancano, perché erano comunque una presenza accanto a te, una figura vicino a te, qualcuno con cui poter parlare senza freni né preoccupazioni, senza paure.
Io ho una persona di questo genere, uno zio acquisito tramite amicizia, così mi piaceva definirlo e così piaceva pure a lui, almeno credo… beh, comunque non ci si è mai opposto. Era un rapporto un po’ strano, difatti non penso di averlo mai considerato un amico, né mai gli ho dato una definizione al di fuori di zio, ma questo l’ho già detto.
L’ho conosciuto davvero nel lontano ( si fa per dire) 2010, quando ho iniziato a frequentare la nipote; noi andavamo in giro, facevamo cazzate, creavamo relazioni con personaggi che poi, nell’arco degli anni, abbiamo capito essere indegne o semplicemente non affini a noi, e successivamente, solitamente la sera, ci trovavamo con lui in sala, a parlare, a farci dare delle idiote e a farci consigliare. Noi blateravamo e lui ci dava del cibo, penso che da questo scambio ci abbia sempre perso lui, di certo noi mai. E stavamo lì ore e ore e lui stava lì, ore e ore, a sentire delle adolescenti parlare di problemi irrilevanti e ridicoli, mentre ci serviva dei panini, o della pasta, e per quanto potesse essere stanco, non ci ha mai cacciate via, sempre disponibile e attento.

Mi manca una persona che capisca così bene quello che provo e che sappia così bene cosa dire; mi manchi tu. Era un rapporto che negli ultimi tempi era andato deteriorandosi, non ci sentivamo più tanto spesso, ma sapevo che se avessi avuto bisogno ci saresti stato, mi spiace che la mia età mi abbia impedito di essere lo stesso sostegno che tu eri talvolta per me. E ancora mi rammarico di quel pomeriggio di fine agosto in cui me ne sono andata senza riuscire a salutarti come si deve, un’ultima volta; capita che a volte senta davvero la mancanza di tale saluto, mi sento un po’ colpevole.
Ma non eri solo il mio zio acquisito, eri anche uno zio vero, un padre, un marito, un figlio, un fratello… fa impressione pensare che, giovane, sei venuto a mancare in tutti questi ruoli. Eri quella figura sempre presente nel bar, che talvolta seguivo in cucina a parlare, che aiutava in sala il figlio a fare i compiti, che stava sul portico in un giorno di grandine o pioggia a parlare, quello che trovavo sempre presente su facebook, soprattutto di notte.

Oggi sono 2 anni che sei morto, di già, e manchi. Non è più lo stesso senza te, manca qualcosa in quel paesino tra le montagne, almeno per chi ti ha voluto bene. Se esiste davvero un luogo dove si ritrovano le anime, spero tu stia bene ovunque ti trovi, meglio di quanto potessi stare qua.
Ti voglio bene,
Tua nipotina, che non smettevi mai di incoraggiare e sostenere <3