giovedì 5 febbraio 2015

calma e sangue freddo.

Queste sono le parole che mi vengono in mente, un ritornello, una litania, un mantra. Grande Luca Dirisio e grandi, mitiche, sensate parole. Peccato siano praticamente impossibili da mettere in pratica, almeno nella società e nei rapporti che intratteniamo con gli altri, il mondo.
La calma la si perde spesso e spesso per un nonnulla, il ritardo di qualcuno di qualche minuto, la perdita del bus, una persona che si trova affianco a noi e mastica come una mucca rumina la sua erba. Insomma, ci sono un`infinità di motivi che ci portano al tic nervoso, ma ritengo che quello maggiore sia la relazione bilaterale con una persona, il dialogo nello specifico, e le azioni secondariamente. E` così dannatamente fastidioso parlare con qualcuno che ti dà la sensazione di non ascoltare, di non ricevere il messaggio! Che non importa quante volte le dici e ripeti una cosa, lei continuerà a dimenticarla o a ricordarne un`altra, solitamente che più opposta non potrebbe essere. E vogliamo parlare poi di quando blatera senza cognizione di causa e coscienza di sé? In pratica non è cosciente nemmeno di quello che ciancia, perché pensare prima di aprire la bocca, o digitare, comporta troppa fatica, un uso eccessivo di neuroni che, oh guarda caso sono là per questo! Ma no, no, lasciamoli ad ammuffire in qualche buio angolo remoto del cervello, non c`è ragione di ragionare sulle proprie parole, tanto poi ci si può dimenticare beatamente di averle mai pronunciate. Esatto, la gente fa pure questo: seppellisce sotto la segatura cerebrale quanto ha affermato tempo prima e ti dice "eh? quando avrei detto una cosa del genere? non è ASSSSSSSOLUTAMENTE vero, mai".
Io non sarò un individuo calmo, né paziente, purtroppo non era una materia scolastico o per fortuna non lo è stata, poiché non l`avrei superata nemmeno se mi fossi messa in ginocchio sui ceci, ma queste persone non aiutano di certo. Non sanno quello che dicono e rispondono a caso, non ascoltano e a volte sono capaci di prendersela perché, disattenti, percepiscono un qualcosa di quanto viene detto in maniera ERRATA [d`altronde non seguono il discorso] e si arrabbiano perché TU hai osato dire qualcosa che non hai detto.
Commovente eh?
Ti fanno salire un istinto omicida immediato, ti fanno venire una voglia immensa di vomitare loro addosso quante più cose tremende ti vengono in mente e le più offensive offerte dal dizionario. Così poi passi pure dalla parte del torto, tutto perché frustrato, disilluso ed esasperato ti lasci andare alla rabbia che LORO ti hanno creato.

Il relazionarci con gli altri potrà pure essere fondamentale per la vita, però accidenti, ogni tanto ti passa la voglia di esprimerti e comunicare. Oserei dire che può addirittura far male alla salute, con tutto il nervoso che ti prende e la rabbia repressa che accumuli quando cominciano a sorgere le discussioni che pretendono pure di avere in un pugno.
Ti dà più gioia urlare al vento, almeno lui le tue parole le porta con sé.

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